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TRIPLETTA!

  • Immagine del redattore: Matteo Landi
    Matteo Landi
  • 1 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

La 1812 km del Qatar si conclude in modo trionfale per la Ferrari. Vincono Fuoco, Molina e Nielsen, davanti all'equipaggio composto da Kubica, Ye ed Hanson. Terzi Pier Guidi, Giovinazzi e Calado. Un risultato storico e straordinario.


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A pochi giri dalla fine a Pier Guidi viene chiesto via radio di non attaccare il compagno di squadra che lo precede. A quel "siamo soddisfatti della terza posizione" la risposta è stizzita, il pilota di Tortona non concorda. Si avvicina agli scarichi della Ferrari n°83, la fame è tanta ma alla fine desiste e rispetta quanto indicato dal box. La voglia di vincere era enorme e denota quanto a Maranello credono che quest'anno possa essere l'anno buono. Dopo due stupende Le Mans vinte adesso è davvero giunta l'ora di puntare al titolo mondiale. La strada è lunga e non è detto che sia in discesa, tanto quanto questa gara inaugurale. Sul podio del Qatar Pier Guidi è felice, come tutti i suoi compagni di squadra. Non potrebbe essere altrimenti. Un tripletta rossa (e gialla, come la Ferrari dell'equipaggio "privato") non accadeva nell'endurance di altissimo livello da Daytona 1967. I più sorridenti, sul primo gradino, sono i piloti della n°50, Fuoco, Molina e Nielsen: i trionfatori della 24 ore di Le Mans del 2024 non potevano iniziare meglio la stagione. Un dominio schiacciante quello delle 499P, dimostrato sia dalla classifica finale della corsa qatariota che dall'andamento della gara stessa. Penalità a valanga hanno investito l'equipaggio 51 (non immeritate a dire il vero), un tamponamento ricevuto ha rallentato la 50. Tutto questo non ha impedito ai due equipaggi di aggiudicarsi il podio, divisi dalla gialla n°83 ottimamente condotta dal trio composto da Kubica, Ye ed Hanson. La 1812 km del Qatar si è conclusa quindi con una stupenda passerella trionfale delle Ferrari Hypercar, finalmente non azzoppate dal BoP, anzi.


Come dichiarato da Ferdinando Cannizzo (Head of Endurance Race Cars) durante l'inverno la squadra ha lavorato molto per migliorare l'affidabilità della 499P ed ha eseguito interventi sulla vettura volti a migliorarla in tutte le aree nelle quali, per quanto consentito dal regolamento, è stato individuato un gap prestazionale rispetto ai principali avversari. I frutti si sono visti in Qatar ma sarebbe sbagliato non evidenziare quanto il sistema di livellamento prestazionale ha concesso alle rosse in questo inizio di campionato. Rispetto a quanto mediamente accaduto durante la scorsa stagione la Ferrari ha iniziato il campionato con un Balance of Performance piuttosto favorevole. Se a Toyota e Porsche è stato imposto un peso minimo di ben 1064 kg alla Ferrari invece è stato concesso un peso limite di soli 1037 kg, circa 40 kg più leggere rispetto al Qatar 2024. Non è un caso che questa volta si sia assistito al risultato opposto a quello di circa un anno fa, con le Porsche passate dal trionfo ad un misero decimo posto quale migliore bottino di giornata. Meglio di loro han fatto BMW (ottima quarta con Vanthoor, Marciello e Magnussen), Toyota, Cadillac e Peugeot. Da evidenziare che Ferrari avrebbe potuto avere come degne rivali le Cadillac ma una collisione fratricida, avvenuta durante una fase di safety car mentre si trovavano in prima e seconda posizione, le ha escluse dalla lotta per la vittoria.


Fra le GT la vittoria è andata alla Corvette condotta da Juncadella, Keating (eterno!) ed Edgar davanti alla McLaren dell'equipaggio Saucy, Cottingham, Baud ed alla BMW di Farfus, Shahin, Boguslavskiy. Quinta la prima Ferrari 296 GT3. Fuori dalla top ten la BMW n°46 di, e non solo, Valentino Rossi.

 
 
 

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