SF-25, si fa la Storia?
- Matteo Landi
- 19 feb
- Tempo di lettura: 5 min
A Londra va in scena la maxi presentazione delle nuove livree, ma è a Fiorano che la Ferrari ha davvero svelato la nuova creatura. A Maranello hanno davvero osato.

Una grande festa, più simile ad una spettacolare cena fra compagni di scuola che alla presentazione ufficiale di tutte le vetture di Formula 1. Cantanti e DJ si alternano sul palco mentre le squadre, una alla volta, sfilano in stile olimpico salutando il pubblico presente, rilasciando brevissime dichiarazioni, davanti alle (vecchie) monoposto con le nuove livree. Una grande pubblicità per gli sponsor, di fatto, come si sapeva. Liberty Media ha deciso di salutare i 75 anni della massima formula in grande stile, riprendendo quanto fatto dalle squadre negli ultimi anni: ormai i lanci delle nuove auto non erano altro che dei costosi vernissage utili per rivelare al mondo i finanziatori, ma raramente mostrando davvero le creature che avrebbero disputato la stagione a venire. Ferrari e McLaren hanno comunque spiccato in quanto a sobrietà e sostanza, ricordando la loro storia con immagini da pelle d'oca e non solo. Tutto questo è successo ieri sera fino a notte inoltrata. La levataccia peggiore questa mattina è toccata a Leclerc. Pochi giri concessi dal regolamento per effettuare shakedown e filming day, di fronte ai tantissimi tifosi accorsi a Fiorano come per le migliori occasioni. Quale è la vera presentazione della nuova creatura made in Ferrari. Zero lustrini, poche chiacchiere, power unit accesa e che importa se Charles ha alle spalle pochissime ore di sonno, il giorno più atteso da diversi mesi a questa parte è ormai arrivato. L'erroneamente ribattezzato "predestinato" (mai aggettivo fu più sbagliato, dato che il monegasco si è conquistato tutto con le sue forze, senza facilitazioni) è il primo a portare in pista la SF-25.
19 febbraio, primo mattino, fa freddo ma l'atmosfera è comunque caldissima. Lo è da circa un anno, da quando Hamilton e Ferrari hanno firmato il contratto che li avrebbe legati dal 2025. Nel frattempo è trascorsa una stagione prolifica per la Scuderia, vicecampioni del mondo fra i costruttori grazie anche al prezioso supporto di Sainz, colui che adesso si è accasato in Williams. Eppure il fantasma di Hamilton ha aleggiato per un anno intero fra le mura di Maranello. Una della più grandi leggende fra i piloti si è finalmente unita alla più grande leggenda fra i costruttori. Sette titoli mondiali, 40 anni, ma ancora tanta voglia di vincere, e stavolta in rosso, dopo aver sempre trionfato con un motore (o power unit) Mercedes alle spalle. Il campionissimo pare già andare d'accordo con Leclerc, ma per vedere se questo è realtà o finzione dovremo attendere quando dovranno, si spera, lottare uno contro l'altro per le posizioni che contano. Quello che forse è il pilota più forte sul giro secco, Charles, contro uno dei più consistenti sulla distanza. Sebbene quest'ultimo detenga il record di pole position, il 2024 ha mostrato che il tempo ha cambiato le caratteristiche del pilota Lewis. Del cambio di casacca di Hamilton si è parlato un anno intero, alzando fino a livelli impensabili le attese. Oggi, però, è il giorno di una creatura di alta ingegneria. Finalmente la SF-25 si è mostrata, dopo che ieri sera erano usciti i primi, piuttosto veritieri, render.
Perché con la SF-25 a Maranello hanno davvero osato
Del bianco in più per far felice gli sponsor (soprattutto uno) ed un rosso più scuro, questo è quello che un occhio poco attento ha notato come cambiamento principale della nuova vettura rispetto a quella che l'ha preceduta. Tralasciando i corsi e ricorsi storici più o meno (soprattutto meno) fortunati della livrea bicromale (come dimenticare le vetture del 1993 e del 2016...) è altro quello che deve spiccare. Sarà stata l'influenza del Direttore Tecnico Loïc Serra, finalmente a pieno regime dal suo arrivo a Maranello dopo i suo trascorsi in Mercedes. Squadra quest'ultima da cui la Ferrari ha attinto anche il Vice Team Principal (ed ex pilota) Jerome D'Ambrosio. Sarà la voglia di dare una svolta definitiva verso quel ritorno alla competitività più alta che negli ultimi anni non c'è stato. Fatto sta che Vasseur e soci hanno deciso davvero di cambiare. Dopo una sola vittoria di tappa nel 2023 sono arrivati i 5 trionfi del 2024, anno in cui la Ferrari ha sfiorato il titolo costruttori. Un crescendo prestazionale che però ha lasciato anche dell'amaro in bocca. Fino a due stagioni fa la Red Bull è stata imbattibile poi è stato il turno della McLaren (senza dimenticare che il titolo piloti è stato artigliato da Verstappen, abile ad andare oltre alle difficoltà del suo team), con la Rossa comunque scavalcata da almeno un avversario. Per quest'anno la squadra condotta da Vasseur ha quindi davvero osato, nonostante si avvicini la stagione della rivoluzione regolamentare (2026) a Maranello hanno comunque deciso di rischiare cambiando radicalmente l'impostazione della vettura. Finalmente si è optato per una sospensione anteriore di tipo pull-rod (a tirante), allineandosi alla concorrenza. Niente di nuovo quindi ma comunque avventuroso per un team che avrebbe potuto semplicemente sviluppare una SF-24 comunque buona. Non un cambiamento di poco conto se si considera che la scelta va a influenzare tutta l'aerodinamica della vettura. Ne giovano i flussi diretti verso le pance ed i canali venturi. Non si tratta di una soluzione sconosciuta per la Ferrari, che l'aveva sperimentata, ad esempio, anche nel 2015. La sospensione anteriore pull rod venne poi abbandonata nel 2016 alla ricerca, si disse, di regolazioni di assetto più "fini" per un migliore sfruttamento delle gomme. Tuttavia quella era una generazione di vetture estremamente diversa da quella attuale, in cui il carico derivante dal fondo la fa da padrone. Piuttosto si spera che la Rossa abbia abbandonato per sempre quei fastidiosi saltellamenti che la rendevano ingestibile e lenta. Un problema che tornò di attualità lo scorso anno in concomitanza con un pacchetto di aggiornamenti che fece perdere per strada quei punti che hanno di fatto decretato la sconfitta, di misura, nel campionato costruttori. La nuova monoposto di Charles e Lewis (e dei due terzi piloti Antonio Giovinazzi e Guanyu Zhou) presenta inoltre delle pance con un ingresso dalla forma più "sfiancata", sempre alla ricerca di una migliore pulizia dei flussi in una zona delicata perché investita dalle turbolenze generate dalle ruote scoperte. Scopriremo strada facendo tante altre novità, già a partire dall'unica tre giorni di test prestagionale del Bahrain (dal 26 al 28 febbraio), in attesa della gara inaugurale che si svolgerà a Melbourne il 16 marzo. L'hype è tanto, forse troppo? Sognare non costa nulla ma adesso è davvero tempo di concretizzare. Kimi Räikkönen vinse nel lontano 2007 l'ultimo mondiale piloti, nel campionato successivo la Ferrari conquistò l'ultimo titolo costruttori. Gli sforzi, anche economici, sono stati fatti. Per Maranello è questo l'anno della verità!



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