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La terza vittoria della Ferrari nel WEC. Il peso delle (poche) parole

  • Immagine del redattore: Matteo Landi
    Matteo Landi
  • 13 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

Tre su tre, e dominio nelle classifiche iridate per la Ferrari che a Spa si prende tutto. La vincente dal profilo basso.



Poche dichiarazioni, tanta sostanza. I festeggiamenti preventivi che precedono dolorose sconfitte riguardano la Rossa, quella che corre in F1. Fuori da quel Circus, e specialmente nel Mondiale Endurance, il Cavallino è Rampante non solo nel nome ma anche nei fatti. Profilo basso, dichiarazioni puntuali e mai esagerate. Coletta e soci potrebbero lasciarsi andare adesso che hanno archiviato tre vittorie su altrettante corse disputate nel WEC, ora che le classifiche mondiali parlano di un dominio indiscusso e incontrastato. Ed invece, in vista della 24 ore di Le Mans che si disputerà a metà giugno (ed assegnerà punteggio doppio), l'equipe Rossa preferisce rimanere con i piedi per terra, conscia anche che gli accorgimenti regolamentari potrebbero giocare brutti scherzi. Ma è ormai evidente che la grandezza di questa Ferrari non sia attribuibile solo ai pesi (ed alle potenze) di volta in volta concessi.


Un BoP che fa la differenza, ma soprattutto per gli altri


Sabato scorso a Spa l'avversaria di turno è stata l'Alpine, risultato anche di un BoP (Balance of Performance) molto favorevole al marchio francese tanto da permettergli di correre con un peso pari a 1043 kg, in luogo dei 1057 kg imposti alla Ferrari (la seconda hypercar più pesante, dopo Toyota). La vettura n°36 ha lottato per la leadership ed alla fine Schumacher, Gounon e Makowiecki hanno artigliato il secondo podio consecutivo grazie ad un terzo posto che addirittura li proietta nella quinta posizione della classifica piloti e Alpine quarta in quella costruttori. Davanti a Cadillac, Porsche, Peugeot ed infine Aston Martin, quest'ultima ferma a quota zero punti. Fa impressione vedere soprattutto Porsche, campione del mondo in carica, arrancare così tanto. Il sistema di bilanciamento delle prestazioni non fa sconti al marchio tedesco che tuttavia ha potuto contare su vetture di 2 kg più leggere rispetto a quelle condotte in pista da AF Corse. Quello che non stupisce più è quanto poco si faccia condizionare, a differenza degli avversari, la squadra del Cavallino Rampante dagli accorgimenti regolamentari. Uno dei segreti della Ferrari 2025 è la gestione delle sue vetture ad opera del team piacentino: negli anni l'organizzazione è sempre stata eccellente (anche in GT) ma durante questa prima parte di stagione ha raggiunto livelli quasi ineguagliabili, in termini di efficienza e di capacità di sfruttare a proprio favore tutte le situazioni di ogni weekend di gara, ammortizzando i contrattempi. Anche in Belgio ve ne sono stati, a partire dal brutto incidente di cui si è reso protagonista Giovinazzi durante le prove libere. Un botto che ha pesantemente danneggiato la vettura n°51, la stessa con cui poi il pilota di Martina Franca ha vinto la 6 ore insieme a Calado e Pier Guidi, davanti alla vettura gemella n°50 di Fuoco, Molina e Nielsen. Il risultato avrebbe potuto essere ancor più eclatante se la Ferrari n° 83 non fosse incappata in problemi tecnici che l'hanno costretta a chiudere ultima fra le hypercar.


Pier Guidi: pilota simbolo di questa Ferrari


Una gioia liberatoria, uno dei migliori momenti della sua carriera. Non sempre Spa è stata teatro di grandi soddisfazioni per Alessandro Pier Guidi, pilota simbolo di questa specifica avventura Ferrari nelle categorie a ruote coperte, iniziata ben prima del debutto del Cavallino nella top class. Passando sotto alla bandiera a scacchi, sabato, il pilota di Tortona si è scrollato di dosso la sconfitta (con polemiche) nella gara del WEC del 2024, e forse anche la sfortuna che lo ha colpito sempre sul tracciato di Spa-Francorchamps nelle ultime battute della 24 ore del GT World Challenge disputatasi nello stesso anno. Allora Alessandro era incredulo per un successo sfumato nelle battute finali a causa di una vettura avversaria ferma in pit-lane. Al volante della 296 GT3 stava per cogliere quella soddisfazione già assaporata nel 2021, nella medesima 24 ore, con quella Ferrari 488 GT3 che ha fatto la storia delle corse. Quel sorpasso all'esterno sull'AUDI R8 n°32 con cui si prese una vittoria strepitosa adesso fa il palio, nel suo cuore, con la vittoria di quest'anno.


Avanti a testa bassa


"Non potremmo essere più preparati per Le Mans", si è lasciato scappare Pier Guidi a margine della terza tappa del mondiale. Non avrete dichiarazioni più ambiziose di questa, statene certi. Nonostante tre vittorie consecutive. Nonostante a Spa la Ferrari sia riuscita a prendersi il successo anche nella LMGT3 con Heriau-Mann-Rovera, facendo man bassa. C'è chi parla tanto, organizza feste in cornici da favola, dimenticandosi di fare i conti con la realtà. E chi lavora a testa bassa, raccoglie i frutti, dandosi nuovi obiettivi. Risulta chiaro ed evidente a tutti quale dei due atteggiamenti sia attribuibile alla Ferrari delle corse di durata. Avanti così AF Corse Ferrari: consistente, lucida e vincente. Nella speranza che anche altri, in Rosso, imparino presto a fare altrettanto.


 
 
 

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