Ferrari, fabuleuse!
- Matteo Landi
- 15 giu
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 17 giu
Robert Kubica taglia per primo il traguardo della 24 ore di Le Mans e regala alla Ferrari, ben coadiuvato da Phil Hanson e Yifei Ye, la terza vittoria consecutiva nella maratona francese!

Mentre alza il trofeo della gara più importante del mondo inizia a rendersene conto. Il sorriso appena abbozzato si trasforma in una risata di gioia. In un istante l'adrenalina se ne va e probabilmente gli passa per la mente il suo lungo cammino verso il successo, da quel maledetto 6 febbraio 2011 in cui rischiò la vita ed uscì in gravi condizioni di salute da quel terribile incidente vissuto nel Rally di Andora. Una corsa che fece per diletto, per passione, da top driver di F1 in libera uscita, con un mezzo contratto Ferrari in mano. Il ritorno alle corse a ruote coperte dopo mesi di sofferenze e operazioni, poi il ritorno nel Circus nel 2019 con una recalcitrante Williams, una vettura da bassa classifica che riuscì comunque a portare a punti. Per vinto mai, neanche quando terminò la sua seconda avventura nella massima Formula. Kubica tornò a quell'amore che tanto lo aveva offeso, ed a quelle ruote coperte che oggi gli hanno permesso di concretizzare un sogno. Robert è talmente diretto, serio, apparentemente freddo e professionale che non siamo certi che abbia rivissuto il suo recente passato sul podio di Le Mans. Se non lo ha già fatto sicuramente ripenserà presto ad oggi come il giorno in cui si è chiuso un cerchio, quel cerchio probabilmente interrotto dall'incidente del 2011. Prima di raggiungere il podio, ancora a bordo della gialla 499P con cui ha trionfato nella classica più famosa del mondo, ha atteso che i suoi compagni Phil Hanson e Yifei Ye (se Kubica è il primo polacco a vincere a Le Mans, quest'ultimo è il primo cinese a riuscirci) lo raggiungessero e salissero a cavalcioni su quella Ferrari che continua a far sognare. La festa non poteva essere solo sua. Lo è anche per la casa di Maranello, alla terza vittoria consecutiva a Le Mans, con il terzo equipaggio differente. Da quando è tornato nella top class delle gare di durata il Cavallino Rampante non ha mai fallito! Il trionfo odierno arriva con la vettura che corre sotto le insegne AF Corse, il team di riferimento Ferrari nell'Endurance che schiera una terza vettura in forma privata, la gialla che oggi ha tinto Le Mans. Con il successo francese salgono così a quattro su quattro le vittorie nel WEC 2025. Trionfi che significano dominio assoluto nella classifica costruttori: adesso la casa italiana vanta 202 punti, la temibile Toyota, seconda classificata, è ferma a quota 91.
La cavalcata Ferrari, il ritorno Porsche e quella bandiera a scacchi liberatoria per Kubica
Prima della gara in Ferrari parevano quasi rassegnati ad una corsa conservativa, considerando anche un Balance of Performance che le imponeva, fra le vetture della classe regina, la più bassa potenza oltre i 250 km/h, un fardello importante considerando i lunghi rettilinei della pista francese. La hyperpole che relegava le Ferrari alla settima, undicesima e tredicesima posizione di partenza sembrava confermare le preoccupazioni pre-gara. Invece le vettura del Cavallino hanno iniziato ben presto a risalire la china, mostrando il miglior passo e per lunghi tratti della 24 ore hanno occupato le prime tre posizioni mostrando un dominio schiacciante, mentre le Cadillac (prima e seconda in partenza) sprofondavano e le Porsche sembravano in attesa. La notte non ha portato consigli alle Ferrari, ma guai, concretizzati in errori e penalità con perdite di tempo annullate da una safety car. Le luci dell'alba hanno visto le Rosse (e la Gialla) risorgere e quando la corsa sembrava saldamente nelle mani della vettura n°51 è arrivato, a circa cinque ore dal termine, l'errore del Campione, quello che non ti aspetti, all'interno della corsa più attesa dell'anno. Pier Guidi, icona Ferrari, incappa in uno sbaglio da principiante, andando in testacoda in ingresso box, polverizzando il vantaggio accumulato. Nel frattempo esce dall'ombra la Porsche n° 6, quella partita in fondo al gruppo in quanto esclusa dalle qualifiche (sottopeso). Qualche problema tecnico ha poi rallentato Giovinazzi ed alla fine Estre, Vanthoor e Campbell sono riusciti a concludere secondi, di poco alle spalle dei vincitori e davanti alle altre due Ferrari: la 51 di Giovinazzi, Pier Guidi e Calado e la 50 di Fuoco, Nielsen e Molina. L'ennesimo trionfo del Cavallino Rampante è quindi accompagnato dal ritorno ai vertici della Porsche campione del mondo piloti 2024, in grossa difficoltà nelle prime tre gare stagionali.
LMP2 e LMGT3
In LMP2 è arrivato il successo di Inter Europol Competition con l'equipaggio composto Smiechowski, Dillman e Yelloly, a lungo in lotta con il trio Gray-Masson-Perera di VDS Panis Racing, battuto poco prima della bandiera a scacchi! Nella classe LMGT3 ha trionfato la Porsche: la 911 ha raggiunto il successo grazie all'italiano Pera, a Hardwick e Lietz. Alle loro spalle sono giunti Heriau, Mann e il nostro Rovera al volante della Ferrari 296. Se il successo più grande anche oggi l'ha artigliato la casa di Maranello, Porsche può comunque gioire per un'importante vittoria di categoria.
Aggiornamento del 17.06.2025
La Ferrari 50 (quarta al traguardo) è stata squalificata per non aver superato le verifiche post-gara: è stata rilevata la mancanza di 4 bulloni di supporto dell'ala posteriore. La flessione di quest’ultima ha superato i mm di tolleranza.
Ferrari mantiene un vantaggio importante in classifica costruttori nonostante i punti persi a causa dell’esclusione della 50: la casa di Maranello scende a quota 172 , Toyota, seconda, sale a 95.



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