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F1, Olanda: Piastri vede il mondiale, Hadjar è l'eroe

  • Immagine del redattore: Matteo Landi
    Matteo Landi
  • 31 ago
  • Tempo di lettura: 4 min

Dominio totale di Piastri, mentre il secondo posto di Norris va in fumo a pochi giri dal termine. Ne approfitta Verstappen, secondo e davanti ad un immenso Hadjar. Ferrari, che disastro!


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Aveva iniziato la sua avventura nel Circus in lacrime, confortato dal padre di Lewis Hamilton, dopo un brutto errore che lo aveva costretto al ritiro ancor prima della partenza. Nell'arco di poche settimane Isack Hadjar ha saputo far tesoro del suo terribile sbaglio ed è riuscito a cogliere i suoi primi punti in F1, dimostrando ampiamente di meritare la massima Formula. In pochi avrebbero scommesso nel miracolo odierno, considerando le forze in campo. Con i primi due posti destinati quasi d'ufficio alla McLaren, tanta è la superiorità delle vetture papaya, ed il gradino più basso del podio conteso da ben tre top team, Red Bull, Mercedes e Ferrari, per gli altri serve la classica gara caotica per arrivare sul podio. In Olanda ci sono stati pochi ritiri e tutti blasonati ma il pilota Racing Bulls ha approfittato solo di quello di Norris per poter cogliere il suo primo podio in carriera in F1. Tutto il resto se lo è guadagnato con le proprie forze, partendo da una qualifica perfetta tanto da consentirgli di scattare in seconda fila, quarto, appena dietro al quattro volte iridato Max Verstappen. L'incredibile risultato se l'è poi costruito con un passo velocissimo, tenendosi dietro senza eccessivi sforzi avversari del calibro di Russell e Leclerc. Non sappiamo come sarebbe andata se Antonelli non avesse eliminato il monegasco, ma oggi il giovanissimo Hadjar ha saputo difendere la posizione come, e meglio, di un veterano, e c'è da credere che probabilmente neanche l'arrembante (vedere i sorpassi su Russell) Leclerc sarebbe riuscito ad avere la meglio sul pilota Racing Bulls. Dalle lacrime della prima gara al volto felice ma sicuro e fiero mostrato sul podio di Zandvoort. Ha ragione il franco-algerino ad essere orgoglioso del risultato ottenuto e non ha torto quando dice di aspettarsi molti altri podii dal suo futuro. Con lui c'è un'Italia che festeggia, non quella che lo fa ben prima di cominciare gare e campionati, ma quella abituata al duro lavoro nell'ombra della casa madre Red Bull. Quella che fu Minardi, poi Toro Rosso, quindi AlphaTauri ed infine Racing Bulls. Nel tempo ha cambiato nome e pelle ma l'anima rimasta la stessa, ed ha sede a Faenza.


Piastri, la fortuna aiuta gli audaci


Nel 2016 fu una fumata a determinare le sorti di una lotta iridata tutta in famiglia, la fortuna arrise a Rosberg, meritevole comunque del favore della dea bendata vista la determinazione che lo portò al titolo. Oscar Piastri era già leader del campionato prima di questa gara, dopo lo sbuffo bianco uscito oggi dalla McLaren n°4 ne è padrone indiscusso. Quando negli ultimi giri la vettura di Norris ha esalato l'ultimo respiro, lasciando la seconda piazza a Verstappen, Piastri ha capito che probabilmente stava portando a termine il colpo del KO. In realtà per come si mostra freddo e quasi insensibile agli eventi esterni l'australiano potrebbe anche aver accolto la notizia del ritiro del compagno di squadra senza grandi sussulti. La vittoria se l'era costruita in qualifica beffando un Norris veramente in palla, sempre davanti nelle prove libere, ma battuto nel momento più importante del weekend. Oscar ha mostrato gli artigli al momento opportuno ed in gara ha fatto tutto quello che viene richiesto ad un pilota McLaren: dominare. Adesso sono 34 i punti che separano Norris dalla vetta del campionato e considerando quanta fatica aveva fatto l'inglese per riavvicinarsi al team mate c'è da pensare che davvero la gara olandese può essere la svolta del campionato.


Disastro Ferrari


Tre ritirati su venti partenti, Norris a parte gli altri rimasti completamente a bocca asciutta sono stati entrambi i ferraristi. La pausa estiva sembrava aver portato consiglio ad Hamilton, molto vicino a Leclerc in qualifica e non lontano dal passo del monegasco anche in gara. La Ferrari aveva risalito la china, dopo un venerdì drammatico, in cui aveva mostrato di non poter stare al passo, sul giro secco, delle principali concorrenti. In qualifica la situazione era migliorata ma Leclerc ed Hamilton non erano riusciti ad andare oltre alla sesta e settima posizione. Oggi le possibilità di cogliere un podio, o più probabilmente un doppio piazzamento in zona punti, sono svanite con un doppio schianto contro le protezioni. Prima un errore di Hamilton poi una collisione fra Antonelli (penalizzato) e Leclerc hanno determinato un "doppio zero" nel momento meno opportuno della stagione: al rientro dalla pausa estiva e prima della gara monzese, con preventivo incontro fra piloti Ferrari e tifosi a Milano. Nonostante il flop odierno la squadra di Maranello conserva la seconda posizione nella classifica costruttori, soprattutto grazie ad un Antonelli ancora falloso ed incline all'errore. La disastrosa gara odierna di Kimi, conclusa fuori dai punti, non ha impedito a Toto Wolff di confermare l'italiano anche per la prossima stagione. Una mossa giusta, all'interno di un Circus ormai abituato a giudicare i piloti con troppa facilità, ben prima che abbiano concluso il giusto processo di crescita.


Haas, che gara!


Nonostante la giornataccia ferrarista due vetture motorizzate dalla casa di Maranello hanno comunque concluso in zona punti. La Haas ha festeggiato infatti il sesto posto di un grande Bearman, partito addirittura dalla pit lane, ed il decimo Ocon. La squadra americana ha saputo sfruttare i tre illustri ritiri e le fasi di safety car, e virtual safety car, per cogliere un risultato che le consente di staccare Alpine (ultimissima) in classifica costruttori ed avvicinarsi alla Kick Sauber. La lotta per la sesta posizione è viva e probabilmente si protrarrà fino alle ultime gare. Aston Martin spesso mostra dei lampi in prova, salvo rimanere nella mediocrità (considerando il tenore degli investimenti) in gara: il settimo e l'ottavo posto registrati oggi, rispettivamente, da Stroll e Alonso consentono all'ex-Racing Point di archiviare un discreto bottino di punti ma la bella prestazione odierna di Albon fa dormire sonni tranquilli alla rediviva Williams, quinta oggi e nel mondiale.


 
 
 

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