F1, Miami: Piastri da Oscar!
- Matteo Landi
- 5 mag
- Tempo di lettura: 3 min
Un eroico Verstappen prova a frenarlo ma questa McLaren è imbattibile. Vince ancora Piastri, davanti a Norris. Sul podio sale un fortunato Russell. Verstappen è solo quarto. Molto peggio va alle Ferrari, settima e ottava.

Ha provato in tutti i modi a resistere. L'ultimo che si arrende allo strapotere McLaren è senza dubbio Max Verstappen. In qualifica è riuscito con una magia a prendersi la pole position, in gara ha lottato come un leone. Prima contro Norris, accompagnandolo fuori pista nei primi metri di gara, poi contro Piastri. Ma l'australiano ha atteso il momento giusto per sferrare un attacco che non ha permesso repliche. Il duello con le McLaren si è riproposto ancora quando Norris, forte di una vettura imbattibile, si è riportato sotto all'olandese. Ancora una volta Lando è risultato meno incisivo e freddo rispetto al meno esperto compagno di squadra. Il sorpasso su Verstappen si è concretizzato dopo svariati tentativi rintuzzati abilmente dall'olandese di casa Red Bull. Una fase di virtual safety car ha mescolato in parte le carte, dietro alle McLaren, permettendo a Russell ed alla Mercedes di acciuffare un podio insperato grazie all'unica sosta ai box eseguita mentre Verstappen era obbligato a viaggiare ad andatura limitata. Terzo gradino del podio che sarebbe stato ampiamente meritato dal quattro volte iridato. Poco cambia però ai fini di una classifica mondiale che vede Piastri sempre più solo al comando, dopo 4 vittorie artigliate nell'arco di 6 appuntamenti.
Ferrari: c'è limite al peggio?
Lontanissime dalle posizioni che contano hanno navigato le due Ferrari. L'unico bagliore di speranza all'interno del weekend americano è arrivato dalla prestazione di Hamilton nella gara sprint. Un terzo posto (dietro a Norris e Piastri) frutto di un'ottima strategia e dell'intuito del sette volte iridato, abile a capire il momento migliore per effettuare il passaggio alle gomme slick, mentre la pista di stava asciugando. Al termine della gara corta Hamilton era raggiante. Morale assai diverso da quello mostrato nei vari team radio durante la corsa principale. Si è prima indispettito con il proprio ingegnere quando voleva che Leclerc, poco più lento di fronte a lui, gli cedesse la posizione. Poi ha raggelato l'intero box quando dopo aver dovuto far ripassare il compagno, divenuto assai più rapido, si è lasciato andare ad un "volete che faccia passare pure lui?" nel momento in cui gli stavano semplicemente comunicando il distacco sull'immediato inseguitore, Carlos Sainz. Negli ultimi metri di gara lo spagnolo e l'inglese sono addirittura finiti a contatto e la difesa di Hamilton, nel post gara, è oggetto di approfondimento dei commissari. Sotto alla bandiera a scacchi Leclerc ed l'inglese hanno chiuso settimo e ottavo. Ampiamente battuti anche dalla Williams di Albon (quinto) e dietro ad un Antonelli che ha ottenuto molto meno di quanto avrebbe meritato. Per la Ferrari è notte fonda ed il "dobbiamo capire" di Vasseur riporta i tifosi ferraristi a ricordi tutt'altro che dolci.
Antonelli sfortunato ma velocissimo
Sesto nella gara lunga, settimo in quella corta. A livello di punteggio non è stato un gran weekend per il nostro Andrea Kimi Antonelli ma senza dubbio ha raccolto molto meno di quanto avrebbe meritato. Quando l'italiano ha ottenuto una strepitosa pole position in vista della Sprint Toto Wolff è parso tutto tranne che sorpreso. Ha genuinamente esultato, ma in cuor suo ha sempre creduto nelle potenzialità del 18enne bolognese. Kimi si è poi ripetuto sul giro secco anche nella qualifica principale, artigliando uno stupendo terzo posto, ad un soffio dal poleman. I pit stop lo hanno tradito sia nella gara corta, quando è stato colpito in corsia box da Verstappen, sia nella corsa domenicale, quando ha effettuato la sosta prima della fase di virtual safety car che ha avvantaggiato il compagno Russell, altrimenti ampiamente battuto. Se l'Italia soffre per le Rosse può, e deve, invece esultare perché un grande pilota nostrano è finalmente tornato nella massima Formula. Fra due settimane ad Imola meriterà tutto il calore degli appassionati italiani. Sperando che sul tracciato intitolato ad Enzo e Dino Ferrari la Rossa mostri un sussulto di orgoglio.



Commenti