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F1, Austria: Norris si riscatta

  • Immagine del redattore: Matteo Landi
    Matteo Landi
  • 29 giu
  • Tempo di lettura: 5 min

L'inglese torna alla vittoria battendo il compagno Piastri e tiene viva la lotta per il titolo. Leclerc, terzo, ed Hamilton, quarto, riportano la Ferrari al secondo posto fra i costruttori.


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L'undicesimo giro avrebbe potuto decidere le sorti di un campionato che vede la lotta per il titolo ristretta ai piloti del team McLaren. Sorpasso di Piastri, controsorpasso di Norris, e strenua difesa dell'inglese che resta leader di una corsa che doveva assolutamente vincere. Troppo ampio è il margine delle vetture papaya sulle inseguitrici, troppo ghiotta era l'occasione del classe 1999 di ricucire parte dello strappo dato alla classifica iridata dal giovane compagno Piastri. Dopo aver artigliato la pole position facendo ampiamente meglio del rivale, in qualifica terzo dietro anche a Leclerc, Norris sapeva di avere un'occasione più unica che rara per agguantare la terza vittoria stagionale. 


Freddo, lucido e determinato, sono gli aggettivi attribuiti a Piastri, un pilota divenuto alla terza stagione di F1 una sorta di computer programmato per vincere. L'australiano alla partenza si è divorato Leclerc, gettandosi all'inseguimento del compagno. Avesse vinto anche questa battaglia avrebbe probabilmente chiuso i giochi iridati. L'ennesima sconfitta avrebbe gettato nello sconforto un Norris già piuttosto abbattuto dal terribile errore compiuto nella gara canadese. Il colpo al morale dell'inglese avrebbe inciso ben più dei 7 punti che separano il primo dal secondo classificato. Oggi, invece, Lando non ha sbagliato ed ha compiuto una delle sue migliori gare in carriera. Ha resistito bene agli assalti del rivale riuscendo a contenerlo fino alla bandiera a scacchi. Un piccolo aiuto lo ha ricevuto dal box: in occasione della prima sosta Piastri è stato lasciato in pista qualche giro di troppo regalando a Norris dei preziosi secondi di margine. La vittoria però Norris se l'è costruita soprattutto da solo. Nel finale il pilota di Bristol ci ha messo del suo. Ha saputo mantenere i nervi saldi, nonostante il veloce compagno di squadra gli soffiasse sul collo, pronto ad azzannarlo alla minima titubanza. Il successo lo riporta a 15 punti di distacco dal leader Piastri e dobbiamo ringraziarlo se abbiamo ancora una lotta per il titolo. Una lotta a tratti anche aspra ma sempre corretta. Durante la gara Andrea Stella ha richiamato all'ordine i suoi piloti, quando l'australiano ha azzardato un sorpasso estremo. Gestire le rivalità interne, in lotta per la vittoria, è un dolce problema che vorrebbero anche i team principal degli altri top team. Ai quali McLaren sta lasciando le briciole.


Ferrari risale la china


Terzo Leclerc, quarto Hamilton, per questa Ferrari il risultato è dolce. Niente a che vedere con le aspettative create in pre-campionato, ma le parole spese in quel periodo ormai sono un ricordo lontano. Piuttosto è lecito congratularsi per il buon passo avanti compiuto dal team di Maranello, dal quinto e sesto posto dell'ultima gara, in Canada, a seconda forza in Austria, su un tracciato corto ma completo, con allunghi e staccate violente ma pure con alcune curve veloci. In qualifica la prima fila conquistata da Leclerc, e la seconda raggiunta da Hamilton (quarto in griglia di partenza), hanno costituto il miglior risultato stagionale sul giro secco. In gara poi il passo è stato buono. Lontano da quello McLaren nella prima parte, ma poi assai più vicino, se non appena più rapido, man mano che le vetture scaricavano il serbatoio. Da Maranello è arrivato finalmente un importante sviluppo, un nuovo fondo che pare aver migliorato le performance delle Rosse. Inoltre il fattore pista ha giocato come al solito un ruolo determinante. I distacchi fra le varie monoposto sono così contenuti che il modo di adattarsi delle vetture ai singoli tracciati può significare perdere o guadagnare diverse posizioni. Al balzo in avanti della Ferrari fa da contraltare il passo indietro della Mercedes: vincitrice due settimane fa a Montreal e ampiamente battuta in Stiria. Russell, quinto, è giunto ad oltre 40 secondi da Leclerc ed a più di 30 da Hamilton. Non ha portato punti al team della anglo-teutonico il nostro Antonelli: l'italiano al primo giro ha sbagliato una staccata arrivando a speronare Verstappen. Per il bolognese (avrà tre posizioni di penalità sulla griglia di partenza di Silverstone) si tratta del primo vero, grande, errore. Anche questo fa parte del processo di crescita di un pilota. Ne è consapevole anche l'olandese di casa Red Bull, che ha accolto le scuse di Kimi, pur sapendo che la battuta d'arresto odierna rappresenta per il quattro volte campione del mondo, salvo catastrofi, la fine per le sue ambizioni iridate in ottica 2025.


Primi punti per Bortoleto. Kick Sauber ottiene un doppio arrivo a punti


Non manca molto al debutto del team Audi in F1, previsto per il 2026. Intanto quel che diventerà il team dei Quattro Anelli sta facendo passi avanti davvero rimarchevoli. Da cenerentola della massima serie a ritrovarsi più volte in lotta per la zona punti, anche oggi la Sauber è riuscita ad artigliare la top ten, addirittura con entrambi i piloti! Per Gabriel Bortoleto sono arrivati i primi punti in carriera, in virtù di uno stupendo ottavo posto, che poteva essere settimo se solo avesse avuto un giro in più per poter combattere con l'amico (e manager) Alonso. Kick Sauber festaggia grazie anche al solito, concreto, Nico Hulkenberg, buon nono.


La rivincita di Lawson


In Austria ha ottenuto un gran risultato anche la faentina Racing Bulls. Il sesto posto di Liam Lawson permette al team di issarsi in sesta posizione fra i costruttori con sette punti di vantaggio sulla Haas (oggi decima e undicesima con Ocon e Bearman). Si tratta inoltre del miglior risultato in F1 per il pilota neozelandese che sta vivendo la sua avventura sulle montagne russe, in puro stile Red Bull. Dopo essere stato appiedato dal team austriaco si è tolto la soddisfazione di tornare fra i grandi. Intanto nel team di Horner continua a faticare la "nuova" seconda guida Tsunoda, oggi ultimo classificato.


Prossima tappa: Silverstone


La F1 non si prende pause e fra una settimana sarà il turno del GP di Gran Bretagna. Sarà la prima gara di casa che Hamilton correrà vestito di Rosso, su un tracciato in cui l'inglese si è aggiudicato il successo per ben nove volte. Lewis non arriverà nel Regno Unito con il favore dei pronostici. Le curve veloci di Silverstone dovrebbero favorire ancora una volta la McLaren ma sarà comunque emozionante per il pubblico inglese vedere il loro beniamino correre sotto le insegne del Cavallino Rampante. L'anno scorso il pilota di Stevenage riuscì nell'impresa di vincere a bordo di una Mercedes tutt'altro che irresistibile. Ripetersi con questa Ferrari più che difficile pare quasi impossibile. Un buon risultato potrebbe però rappresentare anche la svolta di un rapporto che, nonostante le celebrazioni iniziali, stenta a decollare.

 
 
 

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