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F1, ci siamo!

  • Immagine del redattore: Matteo Landi
    Matteo Landi
  • 8 mar
  • Tempo di lettura: 9 min



Una delle stagioni più attese sta per avere inizio. Il debutto di Hamilton in Rosso e quello del giovane Antonelli in Mercedes. La fame di Leclerc e quella Norris. Tutti dovranno fare i conti con il solito Verstappen. Benvenuto 2025!


Fra una settimana il Circus sarà nel bel mezzo del primo weekend agonistico stagionale. Sono passati circa tre mesi dall'ultima gara del 2024 e dai festeggiamenti McLaren per un titolo costruttori che la squadra inglese attendeva dal lontano 1998, dai tempi di Hakkinen e Coulthard. Circa tre mesi dal sogno infranto di una Rossa iridata, ed i ricordi dell'ultimo mondiale Ferrari sono ormai sbiaditi dal tempo che passa. L'ultimo titolo fra le case è datato 2008, quello piloti risale all'ancor più lontano 2007. In attesa del campionato 2026, che porterà con sé una rivoluzione tecnica che cambierà radicalmente la F1 che conosciamo oggi, siamo in procinto di vivere un campionato 2025 per certi aspetti iniziato con circa un anno di anticipo. Con l'annuncio del matrimonio Hamilton-Ferrari, arrivato nel febbraio 2024 quasi a voler fomentare un hype di dodici mesi, un'attesa spasmodica per i tifosi del Cavallino, esplosa con la presentazione in pista della nuova SF-25. Hamilton è finalmente entrato nella famiglia Ferrari dopo aver concluso la sua lunga, e prolifica, avventura Mercedes. Ha incontrato i vertici aziendali, la squadra ed i tifosi. Abbiamo ascoltato le sue prime frasi in italiano, le sue prime dichiarazioni vestito di rosso. Adesso però l'ora delle parole è terminata, è tempo di far ruggire le power unit. Vediamo quali sono le forze in campo e quali aspettative nutrono le varie squadre del Circus.


McLaren: Lando Norris – Oscar Piastri


Nel dicembre 2022 Andrea Stella aveva appena terminato la sua scalata ai vertici della piramide organizzativa della squadra, divenendo Team Principal al posto di Andreas Seidl. Da allora la cura dell'ex ferrarista ha, prima, permesso alla McLaren di tornare a competere stabilmente per il podio, poi per il successo. Portandola infine alla vittoria del titolo squadre. Nel 2024 nulla ha potuto Norris contro la forza agonistica e la velocità di Verstappen, nonostante spesso abbia avuto a disposizione la migliore vettura del lotto. L'ancor, per molti aspetti, acerbo Piastri ha mostrato sprazzi di alta classe, alternati a gare piuttosto opache. Adesso il team papaya vuole passare all'incasso di tutto il bottino disponibile, confermandosi campione costruttori, con tutte le forze protese anche verso l'iride piloti. La tre giorni di test prestagionali in Bahrain ha visto la McLaren nascondersi. I piloti hanno fatto registrare intertempi record, salvo abortire i tentativi prima di concludere il giro. La storia dei crono dimostra che la monoposto inglese è ancora fortissima sul passo gara. Risulta difficile poter dire se si tratta effettivamente della migliore del lotto considerando che le varie vetture spesso non hanno girato con gli stessi carichi di benzina. Il tracciato di Sakhir è poi molto diverso dal cittadino di Melbourne, sede della prima gara stagionale. Fatte le dovute considerazioni è però innegabile che chi vorrà lottare per il campionato dovrà fare i conti con Norris e Piastri.


Ferrari: Charles Leclerc – Lewis Hamilton 


Come detto il tempo delle parole è terminato, finalmente vedremo all'opera in un weekend di gara Hamilton vestito di Rosso. Non dobbiamo dimenticarci però che accanto a lui c'è un Leclerc scalpitante come non mai. Otto gare vinte, tutte con la Ferrari, ventisei pole position, anch'esse tutte su una vettura di Maranello. Charles è il secondo pilota della storia Ferrari in termini di pole position conquistate, dietro al solo Michael Schumacher. Ormai il monegasco è a tutti gli effetti una vera icona della squadra italiana. Se il nuovo arrivato ambisce all'ottavo titolo, Leclerc ha la fame di chi ancora attende di vincere il primo. La nuova vettura del team condotto da Vasseur è frutto del coraggio, considerando appunto che il 2026 non è lontano e presto le squadre dovranno iniziare ad investire sul progetto di vetture completamente diverse dalle attuali. A Maranello hanno comunque deciso di osare andando a mettere in pista una vettura radicalmente diversa rispetto a quella 2024. Sospensione anteriore pull rod (a tirante), come non accadeva in Ferrari dal 2015, in modo da pulire i flussi diretti verso i canali venturi e le pance laterali, e con l'obiettivo anche di mandare in temperatura prima gli pneumatici, provando a colmare il gap con le principali avversarie. Nei test la Rossa è parsa indecifrabile. In termini di riscontri cronometrici assoluti è risultata seconda solo alla Williams di Sainz, che fa capire (con tutto il rispetto per la vettura del team inglese, lo scorso anno spesso in fondo al gruppo) quanto poco significativi siano stati i tempi sul giro secco. Diverso è invece quanto abbiamo potuto dedurre dalle varie simulazioni di stint di gara, i cui risultati sono più difficili da "camuffare". Lì la Rossa ha evidenziato ancora un certo deficit nei confronti della McLaren, ma niente è perduto. Ancora i vari team stanno cercando di comprendere le proprie monoposto e quali siano i settaggi necessari per farle rendere al meglio. Uno dei vantaggi dell'accoppiata Hamilton-Leclerc sta nel fatto che hanno uno stile di guida piuttosto simile. Questo renderà probabilmente la vita più semplice agli ingegneri in quanto entrambi cercheranno di sviluppare la vettura nella stessa direzione. Il campionato sarà lungo, il responso delle prime corse non sarà la pietra tombale sulle speranze iridate ma neanche, nella migliore delle ipotesi, garanzia di successo iridato. Sarà fondamentale non disperdere punti per strada, come successo durante la stagione 2024, quando un pacchetto di sviluppi portò nel caos la direzione tecnica e contribuì alla sconfitta finale contro la McLaren.


Red Bull Racing: Max Verstappen – Liam Lawson


Perez ha fatto i bagagli. Il compagno perfetto di Verstappen, colui che ha contribuito in quell'Abu Dhabi 2021 a renderlo campione del mondo per la prima volta, ha lasciato il sedile a Liam Lawson. Undici GP disputati con AlphaTauri/Racing Bulls, di cui tre conclusi in zona punti, sono bastati al giovane neozelandese per scalzare il veterano messicano, ormai l'ombra di sé stesso in termini prestazionali. Eppure c'è da dire, come ribadito spesso da Verstappen, che i mali di Perez sono stati fin troppo evidenziati dal comportamento di una Red Bull RB20 difficile da guidare e rapida solo se gestita da un supercampione come Verstappen. L'addio di Newey ha scosso il team che l'anno scorso ha effettivamente perso la bussola, appellandosi, da circa metà campionato, unicamente alle capacità del loro pilota di punta. Al momento attuale è difficile poter prevedere come andrà la stagione del team anglo-austriaco. Il titolo piloti 2024 è stato vinto grazie ad un tesoretto di punti acquisito nella parte iniziale del campionato. Dovesse, la stagione 2025, partire male non sarà facile per Super Max allungare la sua striscia iridata fino a 5 allori. Ma tutti sanno che iniziare la stagione senza pensare ad un Verstappen favorito è quasi innaturale.


Mercedes: Andrea Kimi Antonelli – George Russell


Il caposquadra è indubbiamente Russell, uno dei migliori piloti del Circus. Ventisette anni, tre vittorie all'attivo, ed una recente convivenza con il campionissimo Hamiton che lo ha visto spesso prevalere, specialmente in qualifica, campo in cui fino a poco tempo fa Sir Lewis stradominava. Vedremo come inizierà la stagione ma è prevedibile che qualche grattacapo all'inglese il diciottenne Antonelli potrebbe darglielo. Finalmente torna un italiano in F1 e lo fa dalla porta principale. Toto Wolff ha puntato su di lui per il dopo Hamilton, anche se lo stesso manager austriaco ci tiene a raffreddare gli entusiasmi: diamo tempo a Kimi di crescere. Neanche una stagione di apprendistato in un team di seconda fascia, direttamente in una squadra al top. Il giovanissimo bolognese sa che sarà dura, però non si tira indietro ed è pronto al confronto con Russell. Dovesse arrivare sempre dietro al compagno ma senza grossi distacchi sarebbe un successo. Riuscisse a batterlo, anche solo sporadicamente, un grande trionfo. L'andamento della stagione del duo di Toto dipenderà ovviamente da come andrà la nuova vettura. Il ciclo tecnico che ha messo in difficoltà l'ex squadra pigliatutto, iniziato nel 2022, è quasi giunto al termine. Questa però non è una compagine di comprimari, in Mercedes sanno ancora come vincere e vedremo se riusciranno ad invertire la rotta nell'anno che precede la svolta regolamentare. La W15 del 2024 sporadicamente è parsa quasi imbattibile come ai tempi d'oro, molto più spesso è stata la comprimaria dei primi 4 top team. Vediamo se la nuova monoposto riuscirà ad essere più costante.


Aston Martin: Fernando Alonso – Lance Stroll


Chi si aspetta grandi cose dalla verdona potrebbe rimanere deluso: Adrian Newey è appena entrato in servizio nel team di Lawrence Stroll, dunque sulla vettura 2025 non ha messo mano, e l'ex Ferrari Enrico Cardile, al centro di una disputa legale che ha visto vincere la Ferrari, non sarà operativo prima dell'estate inoltrata, obbligato dalla sconfitta legale ad allungare il periodo del cosidetto "gardening". Le forze del team saranno dunque rivolte al 2026 e difficilmente vedremo un'Aston Martin vincente nel campionato che sta per cominciare. Alonso è ancora lui, un leone, ma qualche momento di appannamento, lo scorso anno, lo ha vissuto. Che inizi ad accusare l'età che avanza? Certo la squadra di Silverstone potrà fare poco riferimento al figlio del padrone, Lance: se ritroverà lo smalto dei rarissimi giorni migliori avrà qualche speranza di ben figurare, ma difficilmente vincerà il confronto con il team mate (e con gran parte dei colleghi). Insomma, per l'Aston Martin dovrebbe trattarsi di un anno interlocutorio.


Alpine: Jack Doohan – Pierre Gasly


Il figlio del grandissimo motociclista Mick Doohan ha disputato, ad oggi, una sola gara in F1 e già sente il fiato sul collo del suo probabile successore. Franco Colapinto, argentino super acclamato e molto stimato nell'ambiente (fin troppo), sarebbe il terzo pilota del team ma le tante foto che lo ritraggono in compagnia di Flavio Briatore lasciano intendere che potrebbe presto togliere il sedile al quasi debuttante Doohan. Per l'australiano non si tratta della migliore condizione psicologica per ben figurare. Accanto a lui ci sarà Gasly, già race winner ed una certezza del Circus. I problemi dell'Alpine non sono certo i piloti. La squadra passerà ai motori (scusate, power unit) Mercedes dal 2026, un abominio se si pensa ai soldi investiti da Renault. A meno che non si pensi alla cessione della squadra. Alpine è risultata sesta al termine del campionato 2024, ma non grazie ad una costanza di rendimento, quanto in virtù dell'incredibile exploit brasiliano, di entità tale da permettere ad entrambi i piloti di salire sul podio. Sarà un campionato non facile quello che li aspetta. Certo la presenza di Ocon, il cui divorzio non è stato senza polemiche e strascichi, avrebbe assicurato alla squadra quell'esperienza necessaria nella lotta di centro gruppo.


Haas: Esteban Ocon – Oliver Bearman


Dopo aver ben figurato nelle occasioni che gli sono capitate nel 2024, a punti sia in Ferrari che in Haas, Bearman ha davanti a sé la sua prima stagione completa nel Circus. Accanto a lui vi è l'esperto Ocon. Il duo ha un potenziale veramente importante e risultano assai complementari: la fame del quasi debuttante da una parte, la concretezza dell'esperienza dell'altra. Il licenziamento di Steiner aveva destato scalpore: cosa avrebbe potuto fare il team americano senza il suo condottiero? Ed invece il successore, Ayao Komatsu, ingegnere giapponese, ha saputo non far rimpiangere il manager di Merano, migliorando l'ambiente interno del team. La squadra è giunta settima nel costruttori 2024, battuta d'un soffio da Alpine, un team dai capitali ben più importanti. Niente male davvero. Nei test invernali Ocon e Bearman hanno girato spesso con molta benzina a bordo, i tempi ottenuti sono stati quindi difficili da interpretare. L'obiettivo del team americano è quello di continuare a galleggiare nella pancia del gruppo, provando ad affiorare di tanto in tanto, quando le occasioni lo permetteranno.


Racing Bulls: Isack Hadjar – Yuki Tsunoda


La squadra ha adesso due veri chiacchieroni, due che in radio ci faranno divertire. Isack, parigino naturalizzato algerino, ha sfiorato il titolo in F2 nel 2024 e certamente ha mostrato una velocità che non ha lasciato indifferente Helmut Marko, che lo ha voluto sul sedile lasciato libero da Lawson. Sia Tsunoda che Hadjar nei recenti test non hanno spiccato in termini velocistici ma diversi indizi fanno capire che dovremmo vederli, se non subito almeno presto, lottare per le posizioni ai margini della zona punti. La vettura evidenzia, nei particolari, maggiori sinergie con la sorella maggiore Red Bull, ed inoltre a Faenza hanno dimostrato che spesso sanno far progredire le vetture durante la stagione. La squadra proverà a migliorare l'ottava piazza conquistata la scorsa stagione fra i costruttori.


Williams: Alexander Albon – Carlos Sainz Jr.


Nove titoli costruttori, l'ex Mercedes James Vowles nei panni di Team Chief, l'espertissimo ex Ferrari, McLaren, Benetton e chi più ne ha più ne metta, Pat Fry come Technical Chief, insomma Carlos Sainz non ha scelto un team propriamente di seconda fascia! Lo è se si guardano i risultati ottenuti nelle ultime stagioni, non lo è se l'occhio cade su la composizione aziendale attuale e sulla valanga di titoli che la squadra, vincente che fu, riuscì a conquistare. Nei test il miglior tempo è stato ottenuto proprio da Sainz, davanti ad entrambe i piloti delle Rosse, soprattutto davanti a quell'Hamilton che gli ha strappato il sedile. Detto questo la strada per il successo è comunque in salita per Sainz. E soprattutto per la Williams, un team in costruzione che sta gettando le basi per tornare grande. Se lo augurano i tanti tifosi sparsi per il mondo.


Kick Sauber: Gabriel Bortoleto – Nico Hulkenberg


Diventerà presto nientemeno che Audi, ma intanto il team con base ad Hinwil ha preso Mattia Binotto per risollevarsi dalle sabbie mobili in cui sta sprofondando. Un solo arrivo a punti è valso l'ultimo posto in classifica, al termine di un campionato 2024 che è stato un vero calvario. Il team ha di fronte l'ennesimo anno di transizione. Se non altro c'è da dire che fare peggio di quanto ottenuto lo scorso anno sarà loro praticamente impossibile. La squadra si è assicurata i servigi del campione F2 in carica, il brasiliano Bortoleto. Accanto a lui correrà l'espertissimo Hulkenberg, pilota che tanto bene ha fatto recentemente in Haas. Potrebbero rimanere il fanalino di coda nel Circus ma dalla squadra è lecito attendersi qualche sprazzo qua e là, considerando dei capitali non certo da team di bassa classifica.



Da Melbourne ad Abu Dhabi, 24 gare più 6 sprint. La fame di Leclerc, la voglia di entrare definitivamente nella leggenda di Hamilton, quella atavica di Verstappen di vincere ancora. La McLaren vuole culminare l'attuale ciclo tecnico da dominatrice, contro avrà una Ferrari che non ha più intenzione di perdere ed ha investito tutto alla ricerca di quel titolo che manca da troppo tempo. I temi sono questi ed altri. Ci aspetta un campionato 2025 davvero interessante.



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